Stando allo studio Hubspot 2021, non c’è dubbio che i blog aziendali siano un potentissimo strumento di inbound marketing: il 57% delle aziende dotate di un blog ha dichiarato di acquisire almeno uno o due clienti nuovi al giorno. Per circa l’81%, inoltre, il blog è percepito come uno strumento fondamentale per supportare il business e interagire con i consumatori, attuali e potenziali.
Un blog aziendale può quindi essere inteso come un vero e proprio canale di marketing alla pari dei social media e dell’email marketing, uno strumento capace di portare traffico al sito web e di aumentare le opportunità di convertire gli utenti in clienti, incrementare il fatturato e sostenere quindi la crescita aziendale.
Ma nel concreto, a cosa serve un blog aziendale? Scopriamolo in questo articolo (assieme a qualche consiglio per renderlo un vero successo).
Il blog aziendale, chiamato anche corporate blog, è uno spazio web strutturato per aggiornarsi con costanza ed accogliere contenuti utili e interessanti prodotti dall’azienda rispetto alla propria nicchia di mercato, in formato testuale o visivo, attraverso i quali relazionarsi con gli utenti.
Che si tratti di un sito a sé o di una sezione all’interno del sito aziendale, un blog aziendale vive della pubblicazione regolare di contenuti di diverse tipologie, dagli articoli testuali alle infografiche fino ai video, realizzati con l’obiettivo di intercettare le esigenze (e rispondere alle domande) dei clienti attuali e potenziali.
Il termine blog, cui significato si collega alla fusione delle parole inglesi web log, risale al 1999. Il primo blog della storia si data però al 1997, quando il venditore americano Jorn Barger decise di aprire una pagina web personale per condividere aggiornamenti a proposito della sua grande passione per la caccia.
Il blog aziendale è uno strumento perfetto per intercettare gli utenti che stanno compiendo ricerche sul web, portarle al proprio sito web e, da lì, indirizzarle alle pagine che possono portare alla conversione. A seconda di quello che è il servizio o il prodotto offerto dalla tua azienda, un blog aziendale ti sarà prezioso per poter emergere sul mercato e sui motori di ricerca ed essere trovato con facilità dai tuoi potenziali clienti.
Ma non è tutto qui. Attraverso un corporate blog potrai emergere anche in relazione al settore e alla nicchia in cui operi rispondendo appieno alle ricerche informazionali degli utenti. Realizzando contenuti ad hoc che tengono conto delle ricerche informazionali, quelle cioè che non hanno intento commerciale o transazionale, riuscirai a intercettare un pubblico molto vasto, anche se non immediatamente interessato all’acquisto.
Passando al cuore di questo articolo, ecco a cosa serve un blog aziendale (e perché non puoi farne a meno):
Tra le prime ragioni da elencare rispondendo alla domanda “a cosa serve un blog aziendale” ci sono certamente la brand awareness e la brand reputation. Il branding è una tecnica di marketing che punta a sviluppare il posizionamento di un brand per definirlo agli occhi del pubblico secondo caratteristiche definite.
Sviluppando quindi dei contenuti capaci di rispondere alle domande degli utenti sarà possibile fare del blog aziendale una vera e propria vetrina delle proprie competenze. In effetti, maggiore sarà la qualità dei contenuti (e le competenze che riusciremo a far trasparire), maggiore sarà la probabilità di rafforzare l’autorevolezza del brand rispetto ad una determinata nicchia di mercato e il suo valore agli occhi dei potenziali clienti. Anche gli utenti non interessati all’acquisto immediato non potranno far a meno di ricordare il tuo brand, i tuoi contenuti e le tue competenze nel momento in cui decideranno di acquistare.
Capire quali sono gli interessi e le domande delle persone e sviluppare contenuti capaci di rispondere alle query inserite dalle persone sui motori di ricerca ti permetterà di acquisire nuovi lead e nuovi clienti.
Soluzioni come le Call To Action (CTA) e i banner inseriti all’interno degli articoli sono ideali per aumentare le probabilità che il lettore avvii una conversione trasformandosi in cliente.
I blog aziendali, d’altro canto, sono un importantissimo canale di lead generation: basta offrire alle persone un contenuto interessante da scaricare o una prova gratuita a cui iscriversi ed ecco che, grazie ad un form, avremo ottenuto un indirizzo mail o un contatto utile per effettuare campagne di remarketing e DEM.
Certo, per quanto il blog aziendale possa aumentare il fatturato è importante sottolineare che ciò accade, soprattutto, in modo indiretto. L’obiettivo di un blog non dovrebbe mai essere quello di vendere ma, piuttosto, quello di influenzare (positivamente) i processi decisionali di tutti i prospect.
Oltre che semplificare l’acquisizione di nuovi prospect, il blog aziendale serve anche a fidelizzare i clienti e gli utenti di ritorno, offrendo loro contenuti di valore che rappresentino un motivo per rimanere in contatto. Contenuti interessanti, ben sviluppati e informativi possono essere un ottimo mezzo per introdurre nuovi servizi e nuovi prodotti ed essere percepiti dagli utenti come un brand e una realtà dinamica, sempre attenta alle esigenze degli utenti e competente.
La continuità delle pubblicazioni, unita alla qualità dei tuoi contenuti, ti permetterà di creare con i clienti un rapporto di fiducia, fondamentale per spingere a nuovi acquisti. Senza dimenticare poi che i blog post potranno essere materiale utile da distribuire attraverso i canali social e le newsletter.
Il blog aziendale permette di ottenere enormi vantaggi in termini di posizionamento sui motori di ricerca. Considerato che un sito web difficile da trovare è un sito web che fa fatica a convertire, scrivere articoli in ottica SEO ti sarà fondamentale per posizionarti in alto nei motori di ricerca e, quindi, per intercettare il tuo pubblico target con maggior facilità.
Una continuità di contenuti originali ed interessanti su un particolare settore permette al sito web di ottenere autorevolezza non solo agli occhi degli utenti ma anche a quelli di Google, che finirà così per premiare tutte le singole pagine del sito posizionandolo al meglio in SERP.
Non secondaria è inoltre la possibilità di poter gestire liberamente, grazie al blog, i link interni. Ciò significa che saremo in grado di definire con chiarezza la gerarchia del nostro sito per dare maggior rilevanza ai contenuti che consideriamo più importanti (o spingere gli utenti verso le pagine in cui convertire) e distribuire così al meglio la link juice, quel prezioso “succo di link” che fluisce da una pagina all’altra del nostro sito proprio attraverso i link, aumentando la rilevanza delle pagine.
Un blog aziendale ben sfruttato, aggiornato cioè con costanza attraverso contenuti di qualità, può essere utilizzato come strumento di link earning, ovvero per l’acquisizione di link naturali (e quindi gratuiti) che permettono al sito di ottenerne enormi vantaggi in termini di autorevolezza rispetto ai competitor.
Proporre studi e statistiche interessanti, ad esempio, aumenterà le probabilità che il nostro contenuto venga utilizzato da altri come risorsa nella redazione di nuovi articoli sul tema, garantendoci preziosi link in ingresso.
Non è un caso, come sottolinea lo studio di Hubspot, che i siti che prevedono un blog aziendale finiscano per ottenere il 97% di inbound link in più rispetto ai siti che ne sono sprovvisti.
Insomma, maggiore sarà la qualità dei tuoi contenuti, maggiori saranno le possibilità di ottenere link da parte di altri siti.
Creare un blog aziendale, di per sé, non è affatto difficile; ciò che è difficile, al contrario, è fare in modo che il blog abbia successo. Ciò dipende dal fatto che la gestione di un sito aziendale richiede una certa pianificazione a monte.
Prima ancora di aprire un blog è importante capire quali sono gli obiettivi principali: ottenere più lead? Fare brand awareness? Rispondere a queste domande servirà a definire con cura un piano editoriale, quel tassello del content marketing che ti permetterà di delineare la linea editoriale, il contenuto dei vari blog post e la frequenza di pubblicazione.
Per quanto riguarda i contenuti, non esiste blog di successo che non si basi su una buona keyword research e sull’individuazione di un utile ventaglio di parole chiave interessanti per il settore e per gli utenti. Un perfetto mix di keyword transazionali, più orientate alla conversione, e keyword informazionali, più orientate all’approfondimento rispetto ad un determinato tema, permetterà di rendere il blog uno spazio ricco ed interessante.
Questa varietà di contenuti è fondamentale. Gli articoli sfacciatamente pubblicitari e orientati alla vendita hanno un unico risultato certo: la fuga dell’utente. I blog di successo variano quindi i propri contenuti per mantenere alto l’interesse degli utenti, aumentare il traffico sul sito web, fidelizzare la propria community e posizionarsi al meglio sui motori di ricerca.
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