3/8/2024

Guida ai segreti del SEO copywriting: migliora la visibilità del sito web con contenuti scritti a regola d’arte

Guida ai segreti del SEO copywriting: migliora la visibilità del sito web con contenuti scritti a regola d’arte

Il SEO copywriting, o scrittura SEO, è una pratica che unisce l'arte della scrittura alle esigenze tecniche dei motori di ricerca.
L’era digitale in cui stiamo vivendo ha costretto le aziende a prestare attenzione al proprio posizionamento su Google (dove avviene oltre il 90% delle ricerche globali) e a ricercare nuove strategie capaci di far emergere il proprio brand tra i primi risultati in SERP e trasformare i visitatori in potenziali clienti.
Creare testi tanto informativi quanto accattivanti per valorizzare le aziende e i prodotti è da sempre l’obiettivo dei copywriter. Ma questo, con l'aumento esponenziale dei contenuti online, non è più sufficiente per distinguersi dai competitor. È qui che entra in gioco il SEO copywriting, una disciplina che combina la creatività della scrittura con le tecniche di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) per garantire ai siti web una visibilità online sostenibile nel tempo.  

Gestire un blog o un'attività online richiede non solo la creazione di contenuti interessanti e originali, ma anche la capacità di intercettare e soddisfare le reali esigenze degli utenti. Proprio per questo il SEO copywriting si basa su un insieme di regole e tecniche mirate a creare contenuti che rispondano alle query degli utenti, offrendo valore aggiunto e rispettando i criteri di qualità richiesti dai motori di ricerca.
In questa guida al SEO copywriting, esploreremo le strategie per scrivere testi ottimizzati che possano migliorare il ranking del tuo sito web e scopriremo come bilanciare l'attrattiva per i lettori con l'ottimizzazione tecnica per essere riconosciuti come rilevanti da Google e dagli altri motori di ricerca.

Cos’è il SEO copywriting  

Il Search Engine Optimization copywriting, o SEO copywriting, è una disciplina cruciale per l'ottimizzazione on-page di un sito web. In poche parole, si tratta di scrivere contenuti web che non solo catturino e coinvolgano i lettori rispondendo efficacemente alle loro query, ma che soddisfino anche i requisiti dei motori di ricerca per meglio posizionarsi in SERP.

Il copywriting SEO va insomma ben oltre alla “semplice” scrittura creativa: si tratta anche di conoscere in modo approfondito come i motori di ricerca scansionano e indicizzano le pagine web.

Google, come altri motori di ricerca, utilizza software avanzati noti come spider o crawler per analizzare le pagine web, determinarne la pertinenza e la qualità e fornire agli utenti un elenco di risorse utili organizzato per rilevanza. In fin dei conti, l'obiettivo di Google è sempre stato quello di offrire agli utenti le risposte più chiare e complete possibili alle domande degli utenti o, come vedremo più avanti, al loro intento di ricerca ed è proprio questa la direzione che continua a seguire, rilasciando algoritmi sempre più raffinati.

Ciò significa che il successo del SEO copywriting si gioca su due fronti: da una parte, fornire contenuti di valore per gli utenti; dall'altra, ottimizzare questi contenuti per guadagnare un miglior ranking rispetto ai competitor nei risultati di ricerca.

La sfida principale del SEO copywriter è quindi quella di scrivere contenuti che attraggano e coinvolgano il pubblico, ma che siano anche facilmente interpretabili e valutabili dai crawler di Google.

SEO copywriting vs copywriting: sono la stessa cosa?

Nient’affatto! Anche se possono sembrare simili, SEO copywriting e copywriting tradizionale hanno approcci e metodologie diverse.

Un copywriter è un creativo di professione che scrive per coinvolgere il pubblico target. Il suo scopo principale è convincere l’utente a compiere una precisa azione, come acquistare un prodotto, iscriversi a un corso o aderire a un servizio. Per raggiungere questo obiettivo, la scelta delle parole e la loro disposizione non seguono necessariamente regole tecniche precise. Ciò che conta davvero è saper catturare l’attenzione del lettore e guidarlo verso una decisione in modo naturale e fluido.

Dall’altra parte, un SEO copywriter deve non solo coinvolgere e persuadere, ma anche scrivere contenuti che si posizionano bene tra la miriade di informazioni disponibili online. Questo significa, tra le varie cose, sapere quali contenuti ottengono maggiori interazioni, quali parole chiave sono strategicamente rilevanti a seconda dello scopo e dove e come usarle in modo naturale ed efficace nel testo.  

Insomma, nel SEO copywriting l’obiettivo è produrre contenuti che siano informativi e di alta qualità per i lettori, ma anche ben strutturati in modo tale da essere considerati rilevanti dai motori di ricerca per specifiche parole chiave.

copywriting vs seo copywriting

Riassumendo: mentre il copywriting tradizionale si concentra sull'arte di convincere e coinvolgere, il SEO copywriting combina questa abilità con le tecniche di ottimizzazione per i motori di ricerca. Il risultato? Contenuti che non solo attirano e informano, ma che si distinguono anche nei risultati di ricerca, garantendo una maggiore visibilità online al dominio.

Essere primi non è tutto, ma è un bel vantaggio!

Ma perché è così importante apparire tra i primi risultati su Google o almeno in prima pagina?

Posizionarsi tra i primi risultati della SERP (Search Engine Results Page) aumenta notevolmente la visibilità del sito web proprio quando gli utenti stanno cercando attivamente un prodotto, un servizio o una risposta a una loro domanda. In breve? Essere in cima ai risultati di ricerca significa catturare l’attenzione degli utenti.

Un buon ranking non solo permette di ottenere traffico organico gratuito e mirato, ma offre anche un grande vantaggio competitivo. Secondo le statistiche, infatti, il primo risultato organico di Google cattura circa il 31% dei click degli utenti. Ancor di più, posizionarsi tra i primi tre risultati può garantire circa il 55% del traffico organico per una determinata query, sia da desktop che da mobile.

Grazie al SEO copywriting è insomma possibile:

  • Attirare traffico qualificato: gli utenti che arrivano a un sito web tramite ricerca organica sono già interessati a ciò che viene offerto, aumentando le probabilità di conversione.
  • Coinvolgere e costruire fiducia: contenuti ben scritti e ottimizzati non solo attirano visitatori, ma li coinvolgono e li aiutano a fidarsi del brand.
  • Convertire i visitatori in clienti: un buon SEO copywriting guida l'utente a compiere un'azione, come acquistare un prodotto, iscriversi a una newsletter o richiedere maggiori informazioni, trasformandoli così in clienti.

Cosa si nasconde dietro al posizionamento organico  

I copy scritti in ottica SEO hanno un grande impatto sul posizionamento su Google. Ecco alcuni fattori chiave da tenere a mente per migliorare l'indicizzazione e il ranking:

  • Autorità del dominio: questa metrica misura la credibilità del sito web sulla base del numero e della qualità dei domini esterni che rimandano al sito tramite link. Più link autorevoli e pertinenti puntano al sito, maggiore sarà la sua autorità agli occhi di Google, che lo premierà con un miglior posizionamento organico.
  • Autorità della pagina: simile all'autorità del dominio, ma applicata a singole pagine. Questa metrica tiene conto della qualità e la quantità di link ricevuti da una specifica pagina, che ne migliorano il posizionamento in SERP.
  • Contenuto: come vedremo tra poco, le keyword sono il cuore del SEO copywriting. Usare parole chiave strategiche all’interno di contenuti di qualità e nei meta tag, significa realizzare pagine capaci di rispondere alle reali domande degli utenti ed essere facilmente comprese e digerite dai motori di ricerca.  
  • Consapevolezza del marchio: quanto è conosciuto e ricercato il marchio online? Il volume delle ricerche legate al brand, le menzioni online e l'attività sui social media possono influenzare positivamente il ranking del sito.
  • Dati di traffico: il comportamento degli utenti sulla pagina, come il CTR, il tempo trascorso sulla pagina e la frequenza di rimbalzo, sono indicatori importanti. Pagine che coinvolgono e trattengono gli utenti tendono a posizionarsi meglio.

Il SEO copywriting tra rilevanza e importanza dei contenuti

Finora, abbiamo visto quanto rilevanza e importanza dei contenuti siano fondamentali per il posizionamento delle pagine web sui motori di ricerca. Ma che cosa sono esattamente?

La rilevanza è strettamente legata alla qualità del contenuto e alla sua ottimizzazione SEO. Dipende molto da quanto il contenuto risponde alle query di ricerca e all’intento dell’utente. Ecco perché il SEO copywriting punta sempre a realizzare contenuti rilevanti, rispondendo in modo preciso e utile alle domande e necessità degli utenti.

L’importanza corrisponde invece all’autorità della pagina web ottenuta anche attraverso i backlink. Questo concetto è ben descritto dall'algoritmo PageRank, che valuta il valore di ogni pagina basandosi su un sistema di citazioni ipertestuali. In altre parole, una pagina è considerata importante se viene spesso linkata da altre pagine autorevoli.

seo copywriting cos'è: grafica

Il SEO copywriting è sempre più semantico

Per valutare la rilevanza di una pagina web, Google ha evoluto il suo approccio includendo un'analisi semantica dei collegamenti tra parole e frasi all'interno di un dato contesto. Questo significa che Google non si limita più a contare la quantità di volte in cui viene ripetuta una data parola chiave, ma cerca di capire il significato complessivo del contenuto.

Come abbiamo anticipato prima, infatti, gli algoritmi dei motori di ricerca si stanno facendo sempre più raffinali per riuscire a fornire agli utenti i contenuti più adatti a rispondere alle curiosità, domande o esigenze. Nel 2013, con l'introduzione dell'algoritmo Hummingbird, Google ha iniziato a ragionare in termini di associazioni semantiche, arrivando così a comprendere il significato delle parole poste all’interno di frasi complete e complesse. Di conseguenza, un buon SEO copywriter non deve più concentrarsi sulla ripetizione delle parole chiave, ma deve creare contenuti che seguano le logiche della ricerca semantica.

Cercando di semplificare, Google identifica i campi semantici di rilevanza attraverso le parole chiave correlate e secondarie. Queste possono essere facilmente identificate a partire dall’analisi delle parole chiave principali inserite all’interno di tool come Semrush, SEOZoom e Urbersuggest. A vincere, sempre di più, non sarà quindi l’uso di specifiche parole quanto la qualità e la pertinenza del contenuto, che gli stessi motori di ricerca sapranno comprendere con sempre più accuratezza.  

Guida al SEO copywriting

Ecco alcune informazioni utili per comprendere e padroneggiare le tecniche del SEO copywriting. In questa guida ti sveleremo alcuni dei segreti dei SEO copywriter per creare contenuti rilevanti, di alta qualità e capaci di posizionarsi al meglio nei risultati di ricerca.

La keyword research

Per iniziare con il piede giusto nel SEO copywriting, è essenziale scegliere le parole chiave più adatte che descrivono al meglio l'argomento trattato, il prodotto venduto o il servizio offerto. Questa scelta deve considerare diversi aspetti, come gli obiettivi della pagina e le parole che gli utenti tendono a usare quando cercano informazioni sull'argomento.

Capire quali parole chiave utilizzare per ogni pagina del sito è cruciale per ottenere un buon posizionamento nei risultati di ricerca. Ma come individuare le parole chiave più pertinenti per ogni specifico contenuto?

In questa fase, sicuramente la più analitica dell’intero processo di SEO copywriting, nulla può essere lasciato al caso. Attualmente esistono sul mercato moltissimi tool che aiutano in questa ricerca permettendo di trovare le keyword più frequenti nelle ricerche degli utenti.  

Come valutare le parole chiave da vero SEO copywriter

Ricapitolando: l'aggiornamento Hummingbird di Google ha cambiato il modo in cui il motore di ricerca interpreta le query degli utenti, focalizzandosi più sull'intento di ricerca che sulle singole parole chiave. Invece di premiare le pagine che ripetono la keyword, Google ora favorisce quelle che offrono risposte pertinenti e complete alle domande degli utenti ed è questa consapevolezza a guidare il SEO copywriter durante la stesura di nuovi contenuti.

Quando si tratta di capire cosa cercano gli utenti, è utile sapere che esistono diversi tipi di intenti di ricerca:

  • Navigazionale: l'utente cerca di raggiungere un sito web specifico.
  • Informazionale: l'utente desidera ottenere informazioni su un determinato argomento.
  • Commerciale: l'utente cerca dettagli su prodotti o servizi per valutare un futuro acquisto.
  • Transazionale: l'utente è pronto per effettuare un acquisto.

Oltre a comprendere l'intento di ricerca, ci sono però altre metriche da considerare prima di scegliere le parole chiave più efficaci. Ne sono un esempio:

  • Volume di ricerca: indica quante volte una parola chiave viene cercata in media ogni mese. Più alto è il volume, maggiore è il potenziale di traffico e la competitività.
  • Difficoltà di posizionamento: misura quanto sia difficile posizionarsi bene nei risultati di ricerca per una specifica parola chiave considerando l’autorità dei domini e delle pagine già posizionate per quella stessa keyword.  

Considerare le keyword correlate

Per ampliare il raggio d'azione dei contenuti e raggiungere un pubblico più ampio e qualificato, è importante affiancare alla keyword principale parole chiave ed entità correlate. Utilizzando strumenti di ricerca delle keyword, come quelli citati sopra, è possibile ottenere una panoramica completa e dettagliata delle parole chiave pertinenti.

Inserendo una keyword principale nei tool di ricerca, è possibile accedere a un elenco di parole chiave a coda lunga o long-tail correlate. Le keyword a coda lunga sono frasi composte da tre o quattro parole che pur avendo un volume di ricerca mensile inferiore rispetto alle cugine short tail, offrono maggior precisione e meno concorrenza.

Insomma, utilizzare parole chiave a coda lunga può ridurre il volume totale delle ricerche, ma permette di attirare un pubblico più mirato. Gli utenti che utilizzano queste keyword sono spesso più propensi a compiere azioni specifiche, come effettuare un acquisto o iscriversi a un servizio, aumentando così le probabilità di conversione.

Incorporare keyword correlate e a coda lunga nei contenuti può rivelarsi una mossa efficace per coprire una gamma più ampia di ricerche e connettersi con utenti che hanno intenzioni di ricerca ben definite.

seo copywriting guida: infografica

L’analisi dei competitor

Dopo aver creato l’elenco delle parole chiave più strategicamente interessanti a seconda degli obiettivi, è il momento di analizzare le pagine che già si posizionano in SERP proprio per queste keyword.

Analizzare i competitor è molto semplice: basta inserire la parola chiave principale nella barra di ricerca di Google ed esaminare i primi 10 risultati per capire che cos’hanno in comune e ipotizzare i motivi del loro successo.

SEO copywriting per creare contenuti e titoli  

Il SEO copywriting non riguarda solo la scrittura di testi accattivanti e informativi, ma anche l'ottimizzazione di ogni elemento della pagina per i motori di ricerca.  

Uno degli aspetti più importanti di questa pratica è la creazione di SEO title efficaci. Il SEO title, che non deve necessariamente corrispondere al titolo H1 utilizzato all'interno della pagina, è il titolo che appare in SERP e ha l’obiettivo di attrarre l’attenzione del lettore. È importante che comprenda la keyword principale e che chiarisca, in massimo 60 caratteri, il contenuto della pagina.

Un SEO title ben ottimizzato, infatti, non solo attira click, ma aiuta anche i motori di ricerca e gli utenti a capire di cosa tratta la pagina. Questo implica che il titolo debba essere chiaro, conciso e pertinente.

Ma al di là del SEO title, come si scrive un copy SEO-friendly?

La keyword principale deve essere integrata nel testo in modo naturale. Se la parola chiave viene infatti forzata e ripetuta senza motivo nel testo, il rischio è quello di incorrere in una penalizzazione per keyword stuffing. Ecco perché sinonimi e termini correlati si rivelano sempre molto preziosi per rendere il contenuto più ricco e di qualità e rispondere così alle esigenze del SEO copywriting 2.0, quello semantico.  

Le keyword che rispondono allo stesso intent e quelle correlate o long-tail possono essere utilizzate anche per realizzare la scaletta del contenuto e assicurarsi di rispondere così a tutte le curiosità degli utenti. Il risultato dovrebbe essere infatti un testo organizzato in argomenti principali e secondari capace di semplificare la lettura e di trattare il tema da molteplici punti di vista e prospettive.  

Il ruolo dell’utente-lettore

Un buon SEO copywriting deve sempre considerare la leggibilità del testo. Il pubblico sarà composto da professionisti iper-specializzati nel settore o il contenuto punta ad essere letto dalla massa? Un linguaggio troppo complicato o troppo semplice può allontanare i lettori e compromettere la loro esperienza.

Ciò significa che nel SEO copywriting, tutto dipende dall’utente. Conoscerne le necessità, gli interessi e il linguaggio è fondamentale per riuscire a scrivere contenuti davvero efficaci.  

Per favorire la leggibilità del testo, è buona prassi creare titoli chiari per riassumere il contenuto dei paragrafi. È noto, infatti, che gli utenti tendono a scansionare i contenuti prima di immergersi nella lettura (se lo ritengono necessario) ed è quindi importante utilizzare i tag come H1 (titolo principale), H2, H3 e così via in modo strategico, a comprendere la keyword principale o una sua secondaria, per guidare l’esperienza di lettura degli utenti.  

Sempre nell’ottica di incentivare la lettura è possibile sfruttare elenchi puntati per organizzare le informazioni e renderle più facilmente accessibili così come utilizzare grassetto e corsivo per mettere in evidenza specifiche frasi o parole all’interno del testo.  

Il SEO copywriting applicato ai contenuti multimediali

E chi l’avrebbe detto che il SEO copywriting non si limita al testo delle pagine ma riguarda anche i contenuti multimediali come immagini, video e infografiche? Gli elementi visivi come video, grafici e infografiche possono arricchire notevolmente una pagina web, rendendola più attraente e coinvolgente per i lettori. Utilizzare questi strumenti non solo cattura l'attenzione, ma può anche aumentare il tempo di permanenza sulla pagina e incoraggiare gli utenti a condividere i contenuti sui loro profili social.

Di fatto, anche gli elementi multimediali possono essere ottimizzati e, anzi, devono esserlo. I motori di ricerca analizzano questi elementi ed è quindi importantissimo prendersene cura, utilizzando le parole chiave all’interno del nome del file e dell’attributo alt tag.  

L’uso dei link interni e in uscita

Integrare link interni e in uscita nel contenuto è una strategia essenziale nel SEO copywriting.  

Ma perché indirizzare i lettori fuori dalla propria pagina con questi collegamenti?

Spingere gli utenti a visitare altre pagine web può sembrare controintuitivo, ma i link in uscita possono rivelarsi un’arma preziosa per dimostrare a Google la volontà di fornire agli utenti tutte le informazioni necessarie per approfondire un dato argomento. D’altronde, come abbiamo visto, l’obiettivo di Google è fornire ai suoi utenti solo le risposte più in linea con le query. Collegare i propri contenuti a contenuti esterni autorevoli aumentare in modo significativo la credibilità del testo.  

I link in uscita ben scelti, ad esempio verso statiche o ricerche di settore, possono dimostrare che il contenuto è ben documentato e basato su fonti rispettabili.

Per quanto riguarda i link interni, invece, è evidente che prendersene cura significa costruire per gli utenti un percorso di navigazione tra le pagine del sito, di fatto permettendo di indirizzarli in modo naturale verso le pagine pensate per la conversione. Inoltre, collegare altri contenuti interni che sviluppano ulteriormente l'argomento trattato può dimostrare che il sito è una fonte valida di informazioni di qualità. Questo può spingere i lettori a trascorrere più tempo sul sito, esplorando vari contenuti.

Ottimizzazione dei meta tag

Dopo aver curato contenuti e titoli, è il momento di ottimizzare i meta tag per migliorare la visibilità sui motori di ricerca.  

Se prima abbiamo parlato del SEO title, ora è tempo di considerare le meta description, quelle sintesi del contenuto della pagina che compaiono in SERP sotto al titolo e hanno l’obiettivo di riassumere l’argomento trattato tanto per gli utenti quanto per Google.

Esattamente come il SEO title, anche la meta description deve rientrare entro un preciso numero di caratteri (156, per essere precisi) per non essere automaticamente troncata da Google nella pagina dei risultati. Un aspetto interessante di questo elemento è che sintetizzare il contenuto spesso non è sufficiente: si tratta infatti di ideare un testo capace di cogliere l’attenzione degli utenti e spingere al click.

infografica sui tool per il seo copywriting

Alcuni tool (a pagamento e gratuiti) per fare SEO copywriting

Ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca richiede l'uso di vari strumenti. Ecco alcuni dei più utili:

  • Google Search Console e Google Analytics: questi strumenti permettono di analizzare e monitorare le prestazioni delle pagine di un sito web, identificare le aree di miglioramento e comprendere meglio il comportamento degli utenti sulle pagine.
  • Google Trends: questo strumento gratuito di Google permette di scoprire la popolarità di specifici argomenti nell’arco del tempo. Google Trends fornisce dati e grafici per rappresentare la variazione del volume di ricerche nel corso di un preciso arco temporale, permettendo di individuare il momento migliore per pubblicare i cosiddetti “contenuti stagionali”.  
  • People Also Ask: questa sezione, presente nella SERP di Google, mostra una serie di domande correlate alla query di ricerca inserita dagli utenti. È utile per identificare le domande più comuni e creare contenuti che rispondano a questi interrogativi.
  • Ricerche correlate: all’interno della SERP Google suggerisce una lista di parole chiave correlate alla query di ricerca degli utenti, facilitando l'approfondimento del tema. Questi suggerimenti possono essere utilizzati per espandere e diversificare i contenuti del sito.
  • Completamento automatico: quando un utente inizia a digitare nel box di ricerca, Google presenta una lista a cascata di termini frequentemente cercati. Questo strumento è utile per scoprire varianti popolari delle parole chiave principali e per capire meglio le intenzioni di ricerca degli utenti.
  • Ubersuggest, SEOZoom, Semrush: questi tool avanzati per il SEO copywriting offrono una vasta gamma di funzionalità per la ricerca di parole chiave, l'analisi della concorrenza e il monitoraggio delle prestazioni del sito web. Permettono di identificare le keyword più efficaci, analizzare i trend di ricerca e ottimizzare i contenuti per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca.

Conclusione

In questo articolo abbiamo visto che dietro al SEO copywriting si nascondono moltissime attività di ricerca, creatività e conoscenza tanto degli utenti target quanto delle logiche che governano i motori di ricerca.

Molti imprenditori trascurano l'importanza dei contenuti di qualità, creando siti che faticano a emergere in SERP e perdendo moltissime opportunità a causa di una scarsa visibilità sul web. Avere un sito dal design accattivante e una struttura tecnica solida è importante, ma senza contenuti di valore difficilmente si riuscirà a raggiungere il successo desiderato.  

Per migliorare il posizionamento di un sito web, è essenziale comprendere come i motori di ricerca indicizzano le pagine, individuare le parole chiave appropriate e utilizzare tecniche di scrittura efficaci per dar vita a contenuti ben scritti e ottimizzati con cui coinvolgere e attrarre gli utenti.

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