17/4/2024

Personal branding su LinkedIn: come farlo e perché integrarlo nella tua strategia marketing

Personal branding su LinkedIn: come farlo e perché integrarlo nella tua strategia marketing

Facebook, Instagram, Twitter, Youtube…di social network oggi ne è pieno il mondo, ma LinkedIn continua ad aggiudicarsi il titolo di piattaforma centrale per tutti coloro che desiderano costruire il proprio brand personale online. D’altronde, oltre ad essere un punto d’incontro per i professionisti di ogni settore, LinkedIn è lo spazio perfetto per chi desidera far emergere la propria identità professionale distinguendosi dalla massa.
Ma come si costruire un’efficace PersonalBranding strategy su LinkedIn? Per rispondere a questa domanda abbiamo pensato di sviluppare un articolo di approfondimento, perché per quanto il cuore della strategia risieda nella creazione e condivisione di contenuti in grado di riflettere tanto il proprio pensiero quanto la propria identità professionale, è altrettanto vero che gli aspetti da prendere in considerazione non finiscono certo qui, anzi!
E nonostante siano ancora in molti a credere(erroneamente) che il personal branding su LinkedIn sia cosa da guru o influencer, la verità è che costruire il proprio brand online è ancora oggi la strategia più potente per far emergere la propria presenza in un mondo sempre più social e competitivo.
Quindi, che cos’è il personal branding e quali sono i passi da compiere per iniziare a creare una solida presenza digitale su LinkedIn? Ecco come trasformare un semplice profilo utente in una vera e propria pagina vetrina capace di mettere in luce le tue competenze e la tua storia professionale.

Che cos’è il Personal Branding

Il termine personal branding, probabilmente coniato da Tom Peters nel suo articolo “Brand You: Turn Your Unique Talents into a Winning Formula" scritto per la rivista Fast Company nel 1997, ha guadagnato rapidamente popolarità come una strategia chiave nel mondo professionale. Nel suo articolo, Peters sottolinea l'importanza per i professionisti di costruire una propria chiara identità per avanzare in un'economia sempre più competitiva.

Quindi, che cosa significa personal branding?

La verità è che di definizioni ne esistono molte.Una fra le tante è quella del fondatore e CEO di Amazon, Jeff Bezos, secondo il quale il personal branding non è altro che “ciò che le persone dicono dite quando non sei nella stanza. Tutte le attività che puntano a comunicare in modo coerente chi il professionista è e che cosa può offrire rientrano quindi a pieno titolo nelle attività del personal branding, intese come la somma di azioni intraprese per influenzare la percezione degli altri a partire dalla propria presenza online e offline.

Esattamente come il brand aziendale, anche quello personale punta ad offrire un motivo per essere scelti: da head hunter, datori di lavoro, collaboratori, clienti e persino partner commerciali.Contrariamente alle credenze comuni, infatti, il personal branding non è affatto riservato alle élite aziendali ma è accessibile a chiunque voglia distinguersi e costruire una presenza online con cui trasmettere fiducia, autenticità e competenze. In breve? Da chiunque voglia creare per sé un’immagine, una reputazione e una proposta di valore unici.

cos'è il personal branding: definizione

Perché fare personal branding su LinkedIn

Come abbiamo visto in apertura, esistono molteplici piattaforme su cui poter costruire il proprio personal brand, come Facebook, Instagram, TikTok o persino Spotify, grazie alla creazione di podcast.

Quindi, perché concentrarsi su LinkedIn?

Sin dalla sua fondazione nel 2003, LinkedIn si è distinto dagli altri social network come la piattaforma professionale per eccellenza. Qui, gli utenti si concentrano infatti sull'ottimizzazione della propria immagine professionale e hanno l’abitudine di cercare eleggere contenuti pertinenti al proprio settore, accedendo a consigli ed esperienze di altri professionisti.

Negli ultimi 20 anni, LinkedIn ha subito un'evoluzione significativa, diventando una piattaforma di proprietà diMicrosoft con oltre 900 milioni di iscritti al mondo, di cui più di 15 localizzati in Italia. Di questi utenti, quasi il 70% è coinvolto indecisioni di acquisto, il che, come abbiamo visto in questo articolo, rende LinkedIn la piattaforma perfetta per il B2B. Nonostante la crescita, la mission di LinkedIn è rimasta invariata: connettere professionisti di tutto il mondo per aiutarli ad aumentare la propria produttività e il proprio successo.Non a caso, gli utenti di LinkedIn hanno un atteggiamento estremamente caratteristico: accedono al social network per sviluppare relazioni professionali, fare networking e costruire connessioni di valore che possano aiutarli a migliorarsi in quanto professionisti, ogni giorno.

Per garantire questo risultato, LinkedIn è stata progettata per mettere in risalto le esperienze, i valori e le competenze professionali dei suoi iscritti, facilitando l'incontro tra aziende, professionisti e potenziali clienti.

Tutto questo spiega perché investire nel personal branding su LinkedIn è oggi più cruciale che mai. Qui i professionisti possono infatti trovare gli strumenti giusti per raggiungere un'audience davvero interessata e con potere decisionale, e possono così influenzare positivamente la percezione di sé e creare connessioni significative per aprirsi nuove strade e opportunità, di carriera, di awareness e naturalmente di vendita.

I vantaggi chiave

Quanto abbiamo visto fin qui rende evidente cheLinkedIn è la piattaforma ideale per il personal branding (oltre che per l’Account Based Marketing) perché offre una serie di vantaggi fondamentali, tra i quali:

  • Visibilità: LinkedIn è il punto d’incontro online per professionisti, aziende e reclutatori. Un profilo personale completo e ben curato, che mette in luce competenze e know-how, permette ai professionisti di aumentare la propria visibilità di fronte ad una vasta audience e aprirsi a nuove opportunità.
  • Credibilità e affidabilità: un profilo ben curato, arricchito da esperienze professionali dettagliate, competenze e raccomandazioni, aumenta la credibilità agli occhi degli altri utenti (e potenziali clienti).
  • Networking e opportunità di carriera: LinkedIn unisce ampie reti di professionisti di diverse industrie e settori e offre incredibili opportunità di networking che possono portare a collaborazioni commerciali, progetti professionali o offerte di lavoro.
  • Reputazione: partecipando attivamente alle discussioni, pubblicando articoli e contenuti rilevanti, i professionisti su LinkedIn possono sviluppare una propria voce unica e riconoscibile e diventare figure autorevoli del settore, aumentando così la propria reputazione professionale.
vantaggi del personal branding su linkedin: infografica

Come fare personal branding su LinkedIn: i pilastri della piattaforma

Ora che abbiamo visto che cos’è il personal branding e perché LinkedIn è la piattaforma più adatta a costruire la propria immagine professionale, non resta che rispondere a una delle domande più gettonate del momento: come si fa personal branding su LinkedIn?

La prima cosa da sapere è che la piattaforma si basa su 3 pilastri portanti che ogni professionista deve occuparsi di gestire con coerenza. Stiamo parlando del proprio profilo utente, della rete di contatti e, naturalmente, dei contenuti.

Ottimizzare Il profilo

Il profilo LinkedIn è più di un semplice insieme di informazioni; è un vero e proprio biglietto da visita virtuale che consente ai professionisti di confezionare una precisa immagine di sé e della propria identità professionale. Ottimizzarlo è fondamentale per essere trovati più facilmente dagli altri utenti, potenziali clienti o reclutatori, e per aumentare la propria reputazione.

Curare i testi…

Per ottenere un profilo LinkedIn di successo, è essenziale curare attentamente i testi in tutte le sezioni. Ecco alcuni elementi chiave da considerare:

  • Ottimizzazione SEO: il primo passo da compiere è scegliere due o tre parole chiave rilevanti per il proprio settore e utilizzarle strategicamente nelle varie sezioni, dal sommario (il testo di massimo 120 caratteri posto sotto alla foto profilo) alle competenze fino alle esperienze. Questa ottimizzazione migliora il posizionamento del profilo e lo rende più facilmente individuabile, aumentando le possibilità di connessioni con altri professionisti.
  • Completezza e aggiornamenti: per presentarsi al meglio agli altri utenti non c’è niente di meglio che compilare attentamente tutti i campi del profilo e assicurarsi di mantenerli aggiornati costantemente con le informazioni e le esperienze più recenti.
  • Doppia lingua: se il lavoro richiede interazioni con persone o aziende straniere, è importante creare una versione inglese del proprio profilo. Farlo è molto semplice, ma garantisce ottimi risultati in termini di visibilità, facilitando la ricerca da parte di professionisti o azienda internazionali.
  • URL personalizzato: per aumentare la credibilità e il posizionamento nei risultati di ricerca è utile prestare attenzione anche all’URL, modificandolo in modo da includere il proprio nome e cognome.
  • Riepilogo: LinkedIn consente ai professionisti di utilizzare fino a 2000 caratteri per poter raccontare di sé, delle proprie esperienze e competenze e del valore che possono apportare ai clienti. Questa sezione biografica è perfetta quando organizzata in paragrafi e pensata per attirare l’attenzione.  
  • Esperienze: questa sezione riservata alle esperienze lavorative pregresse può essere un ottimo spazio per sottolineare i punti di forza e il valore aggiunto di ogni professionista.

…e l’identità visiva

Oltre ai testi, anche le immagini richiedono una certa cura e attenzione poiché contribuiscono al personal branding di un professionista. L’immagine che un individuo trasmette non si limita alle sue esperienze pregresse e alla sua presentazione, ma include anche l’identità visiva che riesce a creare, dall’immagine del profilo a quella di copertina, fino ai loghi delle realtà per cui ha lavorato.

Per garantirsi un profilo ben curato, è necessario considerare due elementi chiave su LinkedIn:

  • Immagine del profilo: questa deve rispecchiare fedelmente l’identità del professionista, il suo stile e il suo ruolo. L’obiettivo è ispirare fiducia negli altri e fare una buona impressione presentandosi a potenziali clienti, colleghi o partner. Una buona foto profilo ritrae il professionista in primo piano, su uno sfondo neutro, vestito in modo appropriato al contesto lavorativo. Dal giovane startupper vestito in modo informale alla figura senior con indosso un abito gessato, ciò che conta è che l’abbigliamento sia in linea con l’identità del professionista, presentandolo al meglio agli occhi degli altri utenti.
  • Foto di copertina: nonostante alcuni profili su LinkedIn non utilizzino la foto di copertina, questa immagine può rivelarsi molto preziosa per il personal branding. Non solo contribuisce alla coerenza dell’identità visiva del professionista, ma consente anche di mettere in evidenza informazioni chiave come il link al sito web, prodotti di punta, certificazioni, pubblicazioni recenti e altro ancora.
come fare personal branding su linkedin: garafica che ricrea un tradizionale profilo LinkedIn

Personal branding su LinkedIn: creare il giusto network

Fare network su LinkedIn implica creare una rete di relazioni e connessioni con gli altri professionisti presenti sulla piattaforma, per accrescere le proprie competenze, scambiare opinioni e condividere il proprio know-how.
Proprio per questo, ai fini di un buon personal branding, i collegamenti su LinkedIn dovrebbero principalmente consistere in persone con affinità professionali, che lavorano quindi nello stesso settore o possiedono competenze simili, oppure in potenziali clienti.

Il network su LinkedIn possiede un enorme potenziale che può significativamente arricchire il personal branding di un individuo, ma va costruito attentamente prima di poter essere sfruttato appieno.

La verità, infatti, è che un profilo con una rete mirata appare più autorevole agli occhi dei professionisti e aiuta anche a sviluppare contenuti davvero rilevanti per l’audience, in grado di attirare l’attenzione e rispondere a concrete esigenze e curiosità.
Un altro aspetto da considerare è poi legato al successo stesso dei contenuti: quando i contenuti vengono apprezzati dalla propria rete di contatti, diventa più semplice ottenere visualizzazioni e commenti da connessioni di secondo o persino terzo grado.

Ma come si fa networking strategico su LinkedIn? Per riuscire ad accrescere la propria rete di contatti, è importante stringere relazioni, approcciando gli altri utenti senza necessariamente avere sempre degli intenti commerciali. Interagire con i post, commentarli e partecipare alle discussioni in modo costruttivo permette infatti ai professionisti di farsi conoscere e ampliare il proprio network, contribuendo così alla crescita del proprio personal branding in modo del tutto naturale e, quindi, tanto più efficace.

Creare contenuti di valore

Al di là di quanto abbiamo visto fin qui, è innegabile che i contenuti sono alla base della costruzione del proprio personal branding su LinkedIn, poiché è lì che emerge con maggior evidenza la voce del professionista: le sue esperienze, le sue competenze, le sue idee.

Esporsi, come sarà evidente, è la chiave per emergere rispetto agli altri profili, affermare il proprio posizionamento come esperto in un settore specifico e consolidare la propria considerazione e reputazione agli occhi degli utenti.

Per farlo è necessario condividere con il proprio network contenuti di valore, ovvero contenuti in grado di arricchire gli altri utenti fornendo loro informazioni pratiche, interessanti e coinvolgenti.

Si sente spesso dire che la chiave per farsi notare su LinkedIn è pubblicare con costanza, ma concretamente ogni quanto è necessario pubblicare? La risposta, quella più fastidiosa, è che dipende. Il consiglio è di pubblicare tre post a settimana, evitando i weekend. Questa frequenza consente di mantenere un ritmo costante senza sovraccaricare il feed dei propri contatti, spaziando in modo strategico tra contenuti ingaggianti, informativi, editoriali e ispirazionali per mantenere sempre alto l'interesse del pubblico.

Ma forse ancora più importante della quantità di post è il loro valore e la loro costanza. Pubblicare regolarmente abitua gli utenti a vedere i post nel proprio feed, familiarizzare con il profilo del professionista e generare così un maggior interesse verso i contenuti che, con il tempo, finirà per tradursi in interazioni. Ecco, in breve, il segreto della fidelizzazione del pubblico su LinkedIn.

I consigli di Human Analytica

Per costruire il proprio personal brand su LinkedIn c’è bisogno di cura e pazienza, costanza e dedizione. Come abbiamo visto, l'algoritmo premia gli utenti che pubblicano con frequenza contenuti di valore e che generano reazioni da parte degli altri utenti, sotto forma di condivisioni, like o commenti.

Per trarre il massimo beneficio dal personal branding su LinkedIn, però, è fondamentale comprendere appieno le funzionalità, i limiti e le potenzialità della piattaforma.

Se a questo punto dell’articolo non sai ancora bene da dove cominciare per implementare la tua personal branding strategy suLinkedIn, segui questi semplici consigli:

  • Posiziona strategicamente alcune parole chiave nel profilo, nel sommario, nelle esperienze lavorative e nelle competenze per comunicare chiaramente il tuo posizionamento.
  • Utilizza una comunicazione visiva efficace, curando la foto del profilo, l'immagine di copertina e gli eventuali media nei post.
  • Scambia messaggi di valore con i tuoi contatti, offrendo informazioni utili e costruendo relazioni significative.
  • Condividi la tua conoscenza professionale, pubblicando contenuti pertinenti al tuo settore e alle tue competenze per rafforzare la tua reputazione.
  •  Mantieni coerenza con la tua identità offline, sviluppando un tono di voce riconoscibile e mantenendo una presenza costante su LinkedIn fino ad affermarti come thought leader.

Hai bisogno di una mano o di consulenza personalizzata? Contattaci e raccontaci gli obiettivi che intendi raggiungere con il personal branding.